Claudio
Director
Il segreto del ColorHotel: le persone
In ogni albergo è il team che ti traghetta da un servizio all’altro, che diventa il ponte necessario verso le tue esperienze: tra una dormita di gusto e una colazione succulenta, tra un cocktail in piscina e la prenotazione di una e-bike. Certo i servizi sono importanti: tutto deve funzionare e deve funzionare al meglio. Questo al Color non è mai stato in discussione.
I bei servizi li puoi trovare in tantissimi hotel, ma noi abbiamo voluto puntare in particolar modo sulle persone perché sappiamo che è lì che si può fare una grande differenza.
Comprendere e valorizzare i collaboratori ci ha sempre portato ad attirare e tenere persone capaci, motivate e competenti, che rispecchiano i valori di ciò che il Color è e fa, ma anche a garantire ai nostri ospiti esperienze di soggiorno ricche e piene di umanità ed emozioni. Per fare questo, abbiamo sempre impegnato molte energie nel creare un ambiente piacevole in cui crescere e ricevere stimoli e gratificazioni.
È fisiologico che il tema di un albergo si rinnovi nel tempo: nonostante ciò abbiamo sempre voluto valorizzare le figure presenti all’interno del ColorTeam. Per questo è fondamentale capire il potenziale di un collaboratore per svilupparlo e farlo sentire soddisfatto di quello che fa e di come lo fa.
Tutto intorno cambia, ma le persone restano
Abbiamo nel nostro team diverse persone che sono al Color da tantissimo tempo. Paul, Rosy e Rosanna per esempio sono con noi da tanti anni. Mentre il mondo intorno a loro cambiava, compreso il Color, loro sono rimasti, anno dopo anno, riconfermando la loro relazione di fiducia.
Abbiamo chiesto loro di raccontarci un pezzettino del Color attraverso gli occhi di chi lo ha visto nascere e continua a sceglierlo.
Il ColorHotel raccontato da dentro
Paul, lavora al Color da 27 anni come portiere di notte. È di origine italo – americana: la sua famiglia è di origine calabrese anche se è nato e cresciuto a New York. Tornò in Italia a 28 anni approdando come portiere notturno all’Hotel Cristina di Bardolino.
Ci racconta che il ColorHotel per come lo conosciamo oggi nasce nel 2002, dall’unione di due storici hotel di Bardolino, l’Hotel Cristina (la struttura sopra la reception) dove lui lavorava e l’Hotel Maria Pia (l’edificio sopra l’attuale Blu Bar), entrambi gestiti dalla stessa famiglia.
Nonostante questo grande cambiamento Paul dice “l’hotel ha mantenuto un cuore familiare e personalizzato con un servizio sempre tailor made per gli ospiti e con un occhio di riguardo a questa famiglia per tutti i collaboratori che hanno sempre coltivato un senso di appartenenza al Family Business.”
Anche se principalmente lavora di sera e di notte (puoi trovare Paul alla reception dalle 23 alle 7.30 del mattino) e ha meno possibilità d'incontrare gli ospiti, si ricorda di loro e anche delle loro auto nel parcheggio (che controlla sempre) e loro si ricordano di lui.
Dopo tutti questi anni Paul conosce come le sue tasche la struttura, le camere, il funzionamento e l’organizzazione dei reparti: non c’è nessun angolo che gli sfugge! È il nostro MacGyver gli piace trovare soluzioni e essere d’aiuto agli ospiti.
Un hotel che non si ferma mai
Rosy è Floor Supervisor e da 20 anni al Color si occupa delle pulizie nei piani e nelle zone lounge.
Negli anni ha visto anche lei cambiare il Color: le stanze si sono trasformate secondo il gusto e lo stile di design del Color, la gestione sempre familiare è diventata più organizzata e sempre più orientata alla cura dei dettagli, nuove aree sono state create come la Samsara Whirpool o lo spazio dedicato all’attività sportiva e massaggi.
Il suo carattere siciliano la porta a essere sincera, genuina, aperta con tutti: a volte un bambino prima di partire per ritornare a casa le lascia un disegno. A casa ha una bella collezione di opere d’arte di questi piccoli artisti con cui si intende alla perfezione! Anche se non si parla la stessa lingua, non è un impedimento: un sorriso, un gesto si fanno capire molto meglio!
“Mi piace tantissimo quando ci sono degli eventi particolari per cui preparo un letto romantico, pomposo, con i petali, dispongo gli asciugamani a forma di cigno, una bottiglia di prosecco, le tende tirate. Ogni piccola attenzione è un passo verso la felicità dei nostri ospiti. Quando finisco provo a immaginare l’espressione della coppia quando entrerà!”
Come si può migliorare facendo lo stesso mestiere tutti i giorni?
Rosy si ricorda i cuscini che gli ospiti preferiscono (al Color hai la carta dei cuscini per scegliere quello che preferisci), se vogliono le lenzuola separate o meno.
“Con le persone che vengono da tanto tempo, succede che conosciamo le loro abitudini ed è un piacere sapere che anche loro si ricordano di noi. Si creano delle belle connessioni e non è scontato.”
Una famiglia allargata
Anche Rosanna è qui da tempo. Sono 12 anni che si sveglia presto per arrivare alle 6.30 in hotel preparare il buffet delle colazioni.
Forse l’hai notato anche tu Rosanna ha gli occhi anche sulla nuca. È la donna con lo sguardo circolare! Sta attenta a tutto, ai clienti che arrivano, alle pietanze calde che escono, ai vassoi che non devono essere mai vuoti, sempre pronta con il suo carrello a rifornire il buffet.
Le piace lavorare in team in mezzo alle persone: “se non ci fosse collaborazione nel team il mio mestiere sarebbe difficilissimo. Devo essere concentrata tutto il tempo. Adoro lavorare a contatto con la gente.”
Un ruolo importante il suo, fatto di gentilezza e accoglienza da una parte e di precisione e tempismo dall’altra.
Qui al Color ha trovato non solo un bel posto in cui lavorare, dove può fare un lavoro che la fa sentire realizzata ma sente che prima che una professionista è considerata un essere umano importante e speciale.
“Alla proprietà interessa come stiamo prima di tutto. Quando riceviamo la mensilità veniamo chiamati in ufficio personalmente e ci viene chiesto prima di tutto come va. Si chiacchiera un po’, possiamo proporre cose nuove perché la nostra opinione conta. Non è scontato. Al Color è diverso rispetto ai tanti posti in cui ho lavorato. Al Color c’è familiarità: ogni anno io scelgo il Color, perché è qui, in questo ambiente che mi piace lavorare.”