Barbara
Sommelier
“Degustare un vino significa aprirsi allo sconosciuto, interpretarlo secondo il proprio gusto e, soprattutto imparare a conoscerlo attraverso ogni senso a nostra disposizione. In sostanza, divertirsi.”
La poesia in bottiglia: Sua Maestà l'Amarone
L’Amarone è probabilmente il vino che meglio racconta l’eccellenza della nostra zona, la Valpolicella. Le colline, i colori del lago, i venti e la bellezza delle nostre montagne confluiscono dentro i suoi calici e la rendono una vera celebrità conosciuta per le sue particolarissime caratteristiche. Conosciamolo un po’ meglio!
Il territorio dell’Amarone: la Valpolicella
Non troppo lontano dal ColorHotel incontriamo la fascia Pedemontana: valli e colline che incorniciano la zona della Valpolicella, che si estende dal Lago di Garda fino alla provincia di Vicenza.
In base alla zona identifichiamo due tipi di Valpolicella: la classica e la allargata. La Valpolicella Classica, nasce nella provincia veronese, con centri eletti di produzione come San Pietro in Cariano, Fumane, Negrar, Sant'Ambrogio della Valpolicella. La seconda invece considera, nella parte più orientale, oltre alla Valpantena, anche le valli di Marcellise, Mezzane, Illasi e Tramigna, più vicina ai monti Lessini. In queste zone si produce l’Amarone.
La storia dell’Amarone
L’Amarone è una vera celebrità in tutto il mondo e come tante grandi invenzioni avvenne per caso. Nel 1936, infatti, uno sbadato vinificatore dimenticò chiusa nella cantina una botte di un dolce Recioto della Valpolicella. Passò del tempo e, quando finalmente quella botte venne ritrovata, la fermentazione era andata avanti trasformando tutti gli zuccheri in alcool. Il vino non era dolce, ma non era neppure amaro. Era Amarone. Un vino nuovo, nato da un vino dolce presso la Cantina Sociale Valpolicella ad Arbizzano.
Sua Maestà l’Amarone: uve, appassimento e produzione
L’Amarone è figlio del Recioto con il quale condivide le zone di produzione e gli uvaggi utilizzati. Realizziamo l’Amarone con le uve di Corvina e di Rondinella: la prima gli dona il colore, il carattere e la morbidezza, la seconda gli conferisce la giusta sapidità e la sua solida struttura.
Quando parliamo di Amarone non possiamo tralasciare il passaggio fondamentale della sua produzione: l’appassimento.
L’appassimento è quel passaggio per cui le uve raccolte durante il mese di ottobre e selezionate per la loro qualità e piena maturazione vengono lasciate riposare sulle arele, dei graticci o delle stuoie in bambù collocate in luoghi protetti nelle colline.
Le colline sono il luogo ideale per permettere l’evaporazione dell’acqua, infatti la bassa temperatura, la buona ventilazione e la scarsa umidità sono la base necessaria per questo percorso. Le uve, appassendo, perdono il 30-50% del loro peso iniziale concentrando profumi, colori e gusto ma anche morbidezza, complessità e intensità aromatica. Durante il loro riposo le uve accolgono una muffa nobile, la Botrytis Cinerea, che ci regala nel bicchiere sensazioni profonde.
Il febbraio successivo alla vendemmia di ottobre (sono quindi già passati 4 mesi dalla raccolta) l’uva viene pigiata e lasciata lungamente fermentare. Solo a settembre viene posta a maturare e affinata in botti di rovere per molti anni e poi ancora per decenni in bottiglia.
Colore, aromi, gusto ed equilibrio
Proprio grazie a questo lungo tempo di posa il vino passa da un colore rosso rubino a un granato intenso arricchendosi di una notevole struttura e consistenza.
Il sapore dell’Amarone è intenso, floreale e fruttato, ricorda la viola, la confettura di frutta rossa, la ciliegia sotto spirito e la frutta secca. Con il tempo si libereranno profumi speziati e di tabacco e sentori di liquirizia. Il suo gusto sarà sempre avvolgente e caldo, i tannini non saranno mai invadenti ma ci accompagnano in maniera elegante ed equilibrata.
L’Amarone è un vino di lunga persistenza, perfetto con un risotto all’Amarone, con salumi e formaggi, con brasati e selvaggina ma è anche un vino da meditazione per essere goduto in solitudine. Per gustarlo al suo meglio è sempre bene aprirlo alcune ore prima in modo che possa ossigenarsi ed essere servito in un bicchiere ampio e a una temperatura di circa 18-20° C.
Degustazione al ColorHotel: La cantina del gusto
Nella nostra La Cantina del Gusto ne custodiamo molte etichette, differenti per produttore, zona ed annata. Vieni a trovarci: sarà l’occasione perfetta per farti scoprire e apprezzare il vino più caratteristico della Valpolicella! Ci sarò io ad accoglierti: non vedo l’ora di raccontarti di più su questo vino e farti assaggiare le nostre selezionate bottiglie.